sabato 12 dicembre 2009

Soffrire è un po' come amare

Vi siete mai chiesti come mai a volte soffrire risulta così dolce? Forse è nella natura dell’Uomo, forse è un bisogno primario d’ogni persona. Soffrire è un po’ come amare. Si amano le cose più strane, più diverse, più lontane da noi. Ed è forse per questo che si soffre per la loro assenza. In particolare ci sono alcune persone che son come la cioccolata: fanno star bene ma creano assuefazione. Per questo ci sarebbe il bisogno di un’etichetta, una data di scadenza, e magari un fogliettino con su scritti gli effetti collaterali. Più tempo passi in loro compagnia e meno ne vorresti trascorrere senza. Ma è così bello ritrovarle in un sms, in una lettera o (per i più fortunati) in un nuovo sguardo. Tutto uguale e tutto diverso. Come tornare nella tua vecchia casa. Ogni cosa al suo posto ma cambiata, forse solo perché sei stato tu a cambiare.

Una delle sofferenze più dolci che io abbia mai provato è quella sorta di ansia, di gioia sospesa quando aspetti di vedere lei. Proprio lei. L’unica persona che vorresti lì con te. E’ una sorta d’attesa ripagante, sai che sarà lì ad aspettarti ma ogni minima cosa potrebbe uccidere quel solo momento. Qualcosa potrebbe andar storta: un ritardo, un imprevisto, la stolta ragione che torna a farci visita. Istante dopo istante quel vuoto cresce. Diventa grande, enorme, infinitamente vulnerabile. E vorrei quasi premere il pulsante “pausa”, cliccare salva con nome, e memorizzare questa sensazione. Non è facile trovarne una simile e per ogni persona si trasforma. Ha nuovi colori, nuove sfaccettature e sfumature. Un profumo intenso, forte come la lontananza ma diverso. Io forse ho l’odore del prato, dell’erba appena tagliata perché adoro diventare saggio, morire e ritornare piccolo. Puro. O forse ho l’odore del mare, l’odore di mille e più risate e di una sola piccola lacrima. O ancora l’odore della ciambella appena sfornata, di tutto ciò che inspiegabilmente risulta rassicurante.

Ho appena avuto un attacco improvviso di gioia. Una morsa allo stomaco, un sorriso che voleva uscir fuori.
Ma come ben so tutto quello che dico potrà esser usato contro di me, quindi mi limito a piccoli sguardi che parlano soli.
Perché soffrire è un po’ come amare, ed anche se fa male tutti amiamo innamorarci:)

10 commenti:

La mossa del cavallo ha detto...

Come dici tu?...Mò piango...

Anonimo ha detto...

E' mai possibile che ogni volta che leggo qualcosa di tuo scoppio a piangere? Non sai quante volte avrei voluto premere io pausa.
Quante volte vorrei riavvolgere il nastro, tornare indietro e vivere per sempre alcuni momenti, di cui il ricordo adesso fa solo un gran male. Ti voglio bene.


k.

Rano ha detto...

Ciao CJ ho trovato il tuo blog mentre ne stavo leggendo un'altro! Ho visto che ti interessi di moda! Nel mio piccolo anche io.
Mi chiamo Francesco e spero di poterti conoscere meglio in futuro.

F.

Anonimo ha detto...

waw che belliiiiiiiiiiiiiiii :D
davverooooo bello sta uscendo belli anche i modelli :P IHIHIHI by big

Anonimo ha detto...

...tu non mi conosci...io conosco te....ma ti osservo da lontano e ti ammiro! sei un grande veramente! L.

maria ha detto...

non so se siano più belle le parole o i disegni :D
...complimenti...

Anonimo ha detto...

non so se siano più belle le parole o i disegni :D
...complimenti...
maria

Dudù (Schimera Antonio) ha detto...

Non ho capito cosa c'entrano i modelli....

irene ha detto...

che bei disegni! complimenti!!

manolo blahnik scarpe ha detto...

o(∩_∩)oGuarda il tuo post e credo che sei davvero nato per essere un blogger di moda